mercoledì 17 giugno 2015

PRECARIETA'



Sono molte le precarietà del genere umano;
quelle dell'anima, le più tristi e tremende
quelle legate all'esistenza non solo materiale del lavoro e della dignità.
Poi c'è la precarietà delle cose e lo capisci solo quando queste perdono il loro equilibrio ,mutano il senso.
E ti ritrovi circondata d'oggetti che hanno perso la loro identità,poco amichevoli.
Sul tavolo un computer e un cestino di pesche;una risma di carta per stampante e un blocchetto di post-it;i biscotti e le fette biscottate rimasti dalla colazione,una lampadina fulminata che occorre sostituire;il cellulare e l'IPad ,
una biro,un bicchiere e la bottiglia dell'acqua .
Tutta la mia vita ristretta in due metri !
Non è un esempio d'ordine impeccabile,mi piace che sia vissuta e non importa se qualcuno lascia il giornale sul tavolino del salotto,ma questo è un assedio; m sento sotto attacco,senz'aria.
Rivoglio la mia casa dove trovo le cose ad occhi chiusi !
Dove gli oggetti mi parlano e raccontano le loro storie che poi sono la mia .




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