sabato 28 ottobre 2017

dal blog:"Lettera aperta al ministro Valeria Fedeli"



Gentile ministro o se preferisce ministra Fedeli trovo il suo ultimo provvedimento in materia scolastica  drammaticamente sbagliato.
Mi riferisco all'obbligo genitoriale di aspettare all'uscita da scuola dei ragazzi fino ai quattordici anni d'età.
Sbagliato, secondo me, per molteplici motivi.
Spesso i genitori a quell'ora sono al lavoro e visto la fascia d'età a cui si rivolge non è improbabile lo siano anche i nonni.
Inoltre lei da per scontato che esistano le famiglie del Mulino Bianco ma le ricordo che la maggioranza delle famiglie italiane sono mono genitoriali ;in quel caso che si fa ? Con una sola fonte di reddito devono anche pagare una tata che si prenda cura del pargolo.
E nel caso fossero due i figli,mettiamo uno alle medie e l'altro alla materna spesso non limitrofe fra loro ?
Ma quel che più mi rende scettica sull'utilità di questa disposizione riguarda l'autonomia e la crescita dei nostri ragazzi.
Vogliamo farli crescere o no ?
Dato personale ; a parte il primo giorno delle elementari sono sempre andata a scuola da sola,massimo nonna veniva a prendermi se pioveva ed ero uscita senza ombrellino.
Ora non mi si venga a dire che erano altri tempi.
Per favore !
Anche allora esistevano gli "orchi" solo che non se ne parlava o molto poco.
Anche allora la strada era un pericolo e ci venivano insegnate le regole;come attraversare la strada per dirne una.
Questo trasmette fiducia al bambino ,si sente riconosciuto in un ruolo.
Questo fa crescere sia emotivamente che mentalmente.
Non trattiamo i bambini come criceti in corsa sulla ruota;saranno i futuri adulti a loro volta educatori di altri bambini.Se verrà loro insegnato a tarpare le ali della libertà si riveleranno genitori mediocri,castranti.
Ci ripensi se ha a cuore lo sviluppo delle generazioni più giovani.

                                                                            R.C


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domenica 8 ottobre 2017

dal blog:"Un amore sbagliato "



L'incontro fu banale,nell'atrio di un palazzo in attesa dell'ascensore due estranei si scambiarono le solite parole.
-A che piano ?-
-Settimo, grazie.-
-Anche lei dal dottor Bigi ?-
-Si ,è il mio avvocato.-
-Anche il mio, mi tiene lontano dai guai .-
In quel momento un improvviso black out mancò la corrente e si trovarono sospesi fra il quinto e il sesto piano in un limbo illuminato solo dalle luci d'emergenza.
Silenzio.
-Ho premuto l'allarme,- disse Giacomo.
-Bene,speriamo che ci sblocchino al più presto.- fu il commento sconsolato di Arianna.
Si presentarono anche solo per uscire dall'imbarazzo di parlare ad uno sconosciuto ed evitare uno stagnante silenzio in uno spazio così ristretto.
Arianna seppe così che Giacomo,per gli amici Jackie amava la bella vita e non restava nello stesso posto troppo a lungo per mettere radici.
Lo guardò meglio, moro,occhi scuri e svegli,il volto di chi ha vissuto molte vite.
Ne fu colpita.Lei che era la semplicità in persona cercava d'immaginare le numerose avventure che doveva avere attraversato.
Anche Jackie la sbirciò di sottecchi.A parte la mite timidezza che dilagava nei suoi occhi ne indovinò l'esistenza piana e monotona di un impiegata malpagata.
Finalmente arrivarono a liberarli da quest situazione e prima di uscire dall'ascensore Giacomo con fare galante le disse - Ci siamo conosciuti in modo particolare,cosa ne direbbe di vederci per un aperitivo dopo l'orario d'ufficio; la aspetto al bar qui sotto. -
- Grazie,volentieri .Alle sei , allora. - 
In fondo erano due solitudini che si incontravano;lui veniva da un mondo fatto solo d'apparenza,lei aveva nel cassetto dei sogni un desiderio d'avventura.
Avrebbe voluto essere più prudente ma si disse " Arianna si vive una vola sola, dai coraggio"
Iniziò così la loro possibile relazione.
Giacomo le raccontò del suo lavoro e lei spalancò gli occhi incuriosita e sorpresa.
- Un giocatore di Poker ? Pensavo che tu facessi un lavoro non convenzionale ma così...-
-Ah non chiamarlo lavoro,per me è uno stile di vita;i migliori Casinò,bella gente da spolpare e ne sono pure contenti.-
-Non è pericoloso ?-
- Talvolta si, ecco perché ricorro al' avvocato Bigi quando serve.-
Così continuarono ad incontrarsi sempre più di frequente.Qualche cena,uno spettacolo a teatro fino a quando lui le disse - Arianna ho risolto quell'impiccio e domani parto per Miami che ne dici di venire con me ? Alloggeremo al'Ocean Drive che ha un Casinò fantastico, oltre quindicimila chilometri quadrati di tavoli ti tutti i generi;ti divertiresti.-
Non ci pensò due volte e rispose semplicemente -Preparo le valige - .
Di punto in bianco partirono incontro al destino anche se ancora non lo comprendevano.
La prima sera adrenalina a mille,abito di gala d'ordinanza si aggirarono fra i tavoli .Arianna capì che Giacomo stava cercando quello che i gergo si definisce "pollo" da spennare e fu ispirato da un anziano signore accompagnato dalla moglie ingioiellata come neanche la vetrina di Tiffany.
Li avvicinò con garbo, era quello il suo fascino e stabilita una sorta di conoscenza li invitò ad una partitina.Inizialmente non esagerò con i rilanci , la posta doveva crescere come fossero loro a desiderarlo.
Per Arianna vederlo all'opera era molto più che interessante, ne era quasi rapita.
Con il passare delle sere si arrivò a cifre ragguardevoli finché giunse i momento di fare scattare a trappola.
La posta era a sei cifre ,in dollari americani.
Il volto di Jackie assunse un ghigno rapace mentre metteva in atto la truffa;barò con una scioltezza tale da sembrare facile e si accaparrò il lauto bottino lasciando sgomenti i due anziani partecipanti.
Arianna che aveva visto il gioco sporco di Giacomo si spogliò della sua aria indifesa ,estrasse il distintivo da detective è lo raggelò con -Sei in arresto Giacomo-. Fece arrivare la sorveglianza del Casinò mentre ancora Giacomo non si capacitava di quello che stava accadendo.
- Vedi, eravamo sulle tue traccie da molto tempo e le migliori case da gioco si sono unite e mi hanno assunto per smascherarti;troppi danni hai fatto in giro,avresti dovuto fermarti prima di allarmare tutti;troppa imprudenza e disonestà ,la pagherai molto cara -.
Giacomo la guardò come fosse la prima volta, non gli era famigliare quel volto deciso,la durezza delle sue parole.
-Brava,sono caduto nella tua trappola e ci scommetto che il nostro incontro non fu casuale.-
- Infatti non lo è stato,ti consiglio di non scommettere più anzi cancella quella parola dal tuo lessico;non potrai farlo per molti lunghi anni.-
Lo portarono via in manette per consegnarlo al giudizio di una corte federale.
Mentre lui se ne andava a testa bassa Arianna pensò che avrebbe anche potuto innamorarsi di questo avventuriero e ringraziò che non fosse accaduto.
Ed usci dal personaggio.



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