domenica 29 maggio 2016

QUALE TRUCCO ?




Donne,siano esse giovanissime o mature al momento di uscire devono aggiustare il tiro e cercare di presentarsi al meglio possibile.
Letteralmente da cima a fondo.
Si inizia !
A quindici anni è semplice , una spazzolata ai capelli, una passata di mascara e il lucidalabbra.Jeans, ballerine e una camicetta carina.Voilà!
Poi si cresce e la faccenda si complica.
Vent'anni,primi amori importanti e il desiderio di sedurre che è proprio ad ogni donna.
Una riga di kajal a contornare gli occhi,ombretto sapientemente sfumato,blush e rossetto color "baciami ".
L'abito si fa sexy,scollato,meglio se sulla schiena ma questo è un mio parere.
E ci si inerpica su tacchi a vertiginose altezze solo perché questo conferisce al nostro modo di camminare quel dondolio di fianchi che tanto piace agli uomini.
A noi resta il mal di schiena ma che cosa non si fa per acchiapparne uno ?
Una volta messo nel sacco il tizio con molto tatto, adagio adagio si può tornare ai sandalini comodi,ai calzettoni in inverno e una coda di cavallo spettinata.
Trucco ? Poco che secca la pelle e allora via di crema antirughe in dosi industriali che quando si va a letto più che una stuzzicante partner sembriamo cotolette pronte da friggere.
Ma il tizio non si fa incantare e un bel giorno prende l'uscio e va a convivere con una laureanda in Scienze della comunicazione nella speranza che questa applichi il suo sapere alla quotidiana intimità.
Questo è il momento più tremendo nella vita di ogni donna.
Finite le lacrime,i pomeriggi con l'amica più fidata a chiedersi il perché si parte al contrattacco.
"Ti faccio vedere io se non ne trovo uno meglio di te "
E va in scena una tragicommedia. 
Grande dispendio di soldi ed energia.
Appuntamenti settimanali fissi con estetista e parrucchiere; rinnovo totale del guardaroba con una strizzata d'occhio ad uno stile giovanilistico, non ho detto giovane, è diverso.
Rispuntano i tacchi assassini su cui più che ondeggiare ora claudichiamo.
Sarà una lotta spietata,la buona merce è poca e la concorrenza tanta.
E si comincia a frequentare circoli sportivi,eventi culturali, teatri e librerie.
Una dritta la voglio dare , la libreria per agganciare è un ottimo posto, più del supermercato.
Dimenticavo di parlarvi del trucco!
Ora,visto che la vita e il tempo hanno lasciato qualche segno dentro e fuori , si passa al gioco pesante ; circa due ore per avere una parvenza fresca che perdemmo nella notte dei tempi.
Dichiaro aperta la caccia al pollo !
Magari lo trovate ma quanto vi è costato? Non parlo di soldi ma di dignità,di scendere ai livelli cui vi pretende il mercato e la cosiddetta società.
La notizia è che la società siamo noi,a noi spetta di non scendere a compromessi biechi e distorti.
Signore belle aprite gli occhi e se vi piacciono, jeans e scarpe da ginna a tutte le ore.






Painting by
Jack Vettriano 

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domenica 8 maggio 2016

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA



Come evitare di scadere nella banalità.

So di essere un bastian contrario,che ci volete fare ?
Sono nata sbagliata.Mi sono indigeste tutte quelle manifestazioni festose o pseudo tali che sdolcinate fanno coreografia ad alcune date, fatali.
Il solo elencarle mi urta i nervi.
Sfuggire è dura,una capriola degna di un acrobata.
Non passano inosservati i banchi a tema dei centri commerciali,gli spot pubblicitari e gli auguri non richiesti e mai sinceri di amici, parenti o sconosciuti.
Abbiamo poche armi per difenderci da tutta questa ipocrisia.
Un buon sistema per sopravvivere a questo scempio dell'intelletto e del portafoglio potrebbe essere all'approssimarsi dl fatal giorno rifugiarsi in una baita di montagna,dove possibilmente il cellulare non prenda , dove l'unico campo è quello attorno.
Dovesse esserci anche solo una mezza tacca fingete,spudoratamente,al ritorno nella società incivile di non avere proprio potuto ricambiare.
Ai falsi falsità !
Abbiamo un anno intero per abbracciare e dire ti voglio bene;a tappe forzate è zuccheroso e appiccicoso.Fatelo spesso finché potete,dopo è troppo tardi.
Non sarà un dono a far sentire amati i nostri affetti ma la nostra presenza, l'esserci quotidiano.
Allora se siete d'accordo alla prossima Festa di Che Non Si Sa , rifugiamoci in montagna come novelli Partigiani che combattono per la Libertà di non essere uniformati e monocordi.

Liberi di amare ogni giorno e non a scadenza.


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