venerdì 15 gennaio 2016

STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA



Succede che un giorno al termine di una visita di controllo dello specialista egli ti prescriva una TAC di routine.
Succede che gli venga la brillante idea e dice" Ti faccio io la richiesta così non giri , vai dritta là,non serve neppure il consenso del medico per il liquido di contrasto"
Succede che il brillante professionista nel suo campo non sappia cosa comporta la differenza fra una D e una P.
Succede che giunti all'accettazione ti guardino come una deficiente e tu venga apostrofata con "Non va bene , ci vuole la P "
Mi chiedo e vi chiedo voi lo sapevate ? Dubito . Sono un paziente non un medico ne tanto meno lavoro alla Segreteria di accettazione esami .
In tutto questo una luce in fondo al tunnel, mi fissano comunque la data dell'esame ma restano in attesa della richiesta correttamente compilata.
Ok ! Ma questa volta vado dal mio medico che è un po' più pratico di queste cose.
Metto nella cassetta della posta la busta con quel che mi occorre e per non sapere ne leggere ne scrivere anche il permesso per il contrasto e il giorno dopo ritorno per ritirala.
Cartello
"Si avvisa che oggi l'ambulatorio sarà chiuso per un corso di aggiornamento "
Bene , si torna a casina bella con un niente di fatto in mano.
Notare che lo studio è dall'altra parte della città,una meraviglia !
Poco traffico e parcheggio garantito , scusate l'acida ironia.
Ci si riprova il giorno dopo e a seguito di un estenuante fila finalmente sono entrata in possesso dell'agognata ricetta, per la verità due più il benedetto consenso.
Ora si tratta di tornare all'ospedale e rifare un altra fila per consegnare il documento ed accertarsi che tutto sia in ordine.
E qui la chicca !
Sono quattro anni che passo dal vecchio Pronto Soccorso, basta prestare attenzione ad attraversare . Misteriosamente la porta scorrevole non si apre .
Strano ! Mi guardo intorno e avvisto un infermiere al quale chiedo il perché. Risposta categorica " Non si può passare di qui , lei deve prendere l'ascensore per il primo piano,percorre tutto il corridoio di sinistra e arrivata all'ascensore premere piano 0 " 
" Scusi ma sono sempre passata di qui , non cammino molto bene , aspetterò che qualcuno esca e si apra la porta "
" Sempre passata ? Da quando ? " 
"Anche due giorni fa "
Se quel passaggio è sempre stato usato un motivo ci sarà .
"Per questa volta le apro io con il badge aziendale, ma non succeda più "
Un laconico quanto non sentito grazie e mi congedo alla sua vista .
Ennesima fila , che credete , non è mai facile !
Dopo mezzora ci siamo !
Stessa impiegata fortunatamente , le ricordo dove eravamo rimasti e le consegno i nuovi documenti.
"Perché le ha divise in due ricette ? "
A questo punto sbotto, la pazienza ha un limite e il mio non è altissimo.
"  Senta bene , io non torno a fare tutta sta penitenza ; sono due e si completano , li accetti perché io non m schiodo di qui "
" Ma si ma mò ma mi , è che devo fare due tabulati invece di uno"
Voglia di lavorare saltami addosso e restaci.
Neanche li dovesse fare a mano !
L'aspirante amanuense si cimenta con il PC e come per magia i tabulati in un amen.
Alla fine del mio peregrinare mi avvio finalmente verso casa ripassando per il varco proibito solo per il gusto di aprire la porta e fare entrare chi ne ha bisogno; son così,dispettosa se mi ci metto.


Quando ad Aprile tornerò dal mio specialista gli farò notare cosa c'era di sbagliato nella sua richiesta; non per polemizzare ma per far si che non capiti a qualcun altro e spero si astenga da risparmiarmi un giro in futuro visto che ne ho dovuti fare altri quattro.Per la cronaca il consenso ci voleva ! 

Moriremo di burocrazia ?