domenica 16 febbraio 2014

Perché le persone gridano quando sono arrabbiate ?





Un giorno , un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli : "Perché le persone gridano quando sono arrabbiate ? "
"Gridano perché perdono la calma " rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato ?" disse nuovamente il pensatore .
"Bene,gridiamo perché l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare:"Allora non è possibile parlare a bassa voce ?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore .

Allora egli esclamò:"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'un l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?Loro non gridano,parlano soavemente.E perché ?Perché i loro cuori sono molto vicini.
La distanza fra loro è piccola.A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano,solamente sussurrano .E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare , basta guardarsi.
I loro cuori si intendono.
E' questo che accade ,quando due persone si amano si avvicinano"

Infine il pensatore concluse dicendo:"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino,non dite parole che li possano distanziare di più,perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare":


                                                               Mahatma Gandhi

domenica 9 febbraio 2014

IL BAMBINO DELLE STELLE







Una tempesta si abbatté sul mare.
Lame affilate di vento gelido trafiggevano l'acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d'acciaio , Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo,i crostacei e i piccoli molluschi,a decine di metri dal bordo del mare.

Quando la tempesta passò,rapida come era arrivata ,l'acqua si placò e si ritirò.
ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine .
Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa .

Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa .Arrivarono anche troupe televisive per filmare lo strano fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili . Stavano morendo.
Tra la gente , tenuto per mano dal papà,c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare.
Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.

All'improvviso il bambino lasciò la mano del papà,si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia.Si chinò,raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e,sempre correndo,le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripetè l'operazione .
Dalla balaustra di cemento un uomo lo chiamò: Ma che fai ragazzino ? "
" Ributto in mare le stelle marine.Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia "
-rispose il bambino senza smettere di correre .
"Ma ci sono migliaia di di stelle su questa spiaggia; non puoi certo salvarle tutte . Sono troppe " -gridò l'uomo. "E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa ! Non puoi cambiare le cose !"

Il bambino sorrise,si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in mare rispose :"Ho cambiato le cose per questa qui ".

L'uomo rimase un attimo in silenzio,poi si chinò,si tolse le scarpe e le calze e scese in spiaggia .
Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua.
Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell'acqua.
Qualche minuto dopo erano in cinquanta,poi cento,poi duecento,migliaia di persone che restituivano al mare le piccole creature.



" Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno,
anche piccolo,
avesse il coraggio di incominciare "