martedì 18 settembre 2018

dal blog : " Basi e vertici "



Questa è una dissertazione di geometria politica per come la conosco io.

Partiamo dalla base come è giusto che sia per edificare correttamente una nuova costruzione, accessibile e sicura.Se poi fosse anche esteticamente ed eticamente armonica sarebbe un clamoroso successo,roba da luoghi del cuore salvaguardata dal FAI.
La base erano tutte quelle persone che, ognuno a modo suo, collaboravano perché il Partito fosse sempre protagonista, al centro del'agone politico e spalleggiavano qualunque scelta venisse fatta al vetrice della piramide del potere.
La frase che aleggiava era "L'ha scritto l'Unità" il che poneva fine a qualunque analisi critica.
Gente che con i giornali faceva cappelli da muratore lavorando alle feste del'Unità , che si prendeva le ferie per dare il meglio del meglio, che partecipava ai comizi di chiusura in folle oceaniche che con orgoglio e fervore applaudiva il leader, poco alla volta,soprattutto i giovani capirono che quei giornali era meglio leggerli per formarsi una propria opinione, per non prendere tutto come oro colato.D'altra parte era stato Gramsci a ricordarci "Studiate,studiate,studiate"-
Alcuni l'hanno fatto per il motivo sbagliato pensando solo a prendere al volo l'ascensore sociale che in quegli anni ancora dava la possibilità di salire ed elevarsi dalla massa.
Molti altri più sensatamente studiarono per se, consapevoli che una buona cultura è propedeutica a raggiungere il vertice politicamente attrezzati.
Detta così sembra la favola di Carroll dove Alice siamo tutti noi che pensavamo fosse un tocco distintivo,un sigillo di nobiltà d'animo.
Eravamo fieri della nostra incorruttibilità e ci fu un tempo che questo ci veniva riconosciuto anche dagli avversari politici.
Poi anche i vertici si persero nel marasma della politica italiana dagli anni novanta in poi.
Dall'avvento di Berlusconi in poi la politica della sinistra è stata tutta un arrancare,tutta contro e nulla per.
A forza di non fare proposte e lasciare che il battibecco prendesse il sopravvento si sono sgretolati tutti i sani principi che erano nelle corde dei militanti.
E' stata una gigantesca operazione di distrazione di massa e ancora oggi perdura;artefici i nuovi barbari Salvini e Di Maio e noi ancora a fare le banderuole senza nessuna capacità di reazione, senza proposte.
Hanno disperso un patrimonio umano e civile ed ora si guardano in cagnesco l'un l'altro.
E' questa l'ingloriosa fine di un partito che non ha saputo tenersi stretti le persone e i valori che rappresentavano.Il partito cui Renzi ha dato il colpo di grazia,divisivo e arrogante come è.
Dire sconsolata è poco .
L'ultima chiamata è il congresso .
Ma sia un vero congresso,discusso e dotato della volontà di cambiamento serio.
Chi deve faccia autocritica che non fa mai male.
In una parola sia un congresso onesto,leale.
Se non ci riuscite,cari vertici,avrete miseramente fallito.
Tornate a studiare e ripresentatevi alle piazze solo quando avrete capito che la società è liquida,mutevole ma un punto fermo esiste e si chiama identità. 
So di chiedere la quadratura del cerchio ed è l'ultima mia richiesta.
Alle prossime elezioni dove si poserà la mia matita dipende solo da voi e non penso di essere la sola ad aspettarsi un segnale di riflessione sincera,concreta.


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lunedì 20 agosto 2018

Mari Piani: Silenzio, perché

Mari Piani: Silenzio, perché: A miche care, amici, Ho scelto, in questi giorni difficili e tristissimi, di rimanere in silenzio. - In silenzio! Mi riferisco...

sabato 18 agosto 2018

dal blog : " Opinioni personali"



Nel giorno del lutto, espresso in molti modi e diversi livelli di compartecipazione, non mi esimo da un pensiero personale.
Io credo fermamente che il lutto sia un fatto personale da condividere solo con chi ha vissuto,amato,rispettato la persona che è venuta a mancare le cui lacrime sono sincere,sofferte.
La cerchia di famigliari e amici o colleghi che a vario titolo hanno trascorso un pezzo più o meno lungo di un cammino comune con l'estinto conserverà di lui o lei solo i ricordi più cari e intimi;per loro non sarà mai una salma da ostentare in funerali solenni celebrati con le alte cariche dello Stato.
Cosa hanno quelli in comune con la vittima?
Solo le circostanze del decesso di cui sono largamente responsabili.
Tutti.
Ma non potranno mai conoscere l'essenza di quella persona.
Allora dico si potrebbero evitare queste inutili esternazioni ?
In queste circostanze rifiutare le esequie di Stato è stato un atto di protesta dura e ragionata a cui mi associo.
Sarebbe stato come assolvere i sicari, i mancati controlli,i passacarte, tutti quelli del si,no,forse che vanno a spasso nei vari ministeri da decenni senza concludere nulla,anzi aggiungendo danni a danni.
Fosse toccato a me mai avrei voluto che si pavoneggiassero fintamente contriti sul feretro di un mio caro.
Per questo sono solidale con chi ha rifiutato la sceneggiata e ha preferito piangere lontano dalle dirette TV ,cannibali moderni che come avvoltoi spaziano sui visi per cogliere il luccichio dei pianto,composto e inconsolabile per chi non c'è più.
Non è tempo di teatro,è tempo di far capire a lor signori che non siamo comparse nella vita ma protagonisti.
Spero che questo gesto li faccia riflettere una buona volta.


Onore e rispetto.
Solo questo chiedono.


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lunedì 25 giugno 2018

dal blog:" Resa dei conti"


Ci siamo.
Era nell'aria ormai da molto tempo ed è accaduto.
La sinistra ha subito l'ennesimo insuccesso e non è solo una battuta d'arresto che in politica ci starebbe anche.
Questa è stato un crollo,a picco sulle macerie di una classe dirigente incapace di  qualunque reazione.
Dopo il voto del 4 Marzo si sono fasciati la testa,inibiti perfino per aprire una discussione interna.
Non mi stupisce,sono anni che la qualità del dibattito all'interno del PD è quanto meno scadente se non inesistente.
Da troppo tempo lontani dalle persone e dai loro bisogni;addirittura respingenti.
Caro PD,caro Martina, caro Calenda è tempo di cambiare sfondo a questo Pd tremebondo anche con se stesso.
Si avanzino proposte (fattibili) idee e persone che davvero vorranno lavorare per riprendere le redini della nostra identità.
I roboanti discorsi di Renzi e l'assenza di critica interna hanno creato  un vulnus ed ha causato l'innesco di questa tempesta perfetta di cui non avevamo certo bisogno.
Ricordo a me stessa in primis che dissentire non è un reato di lesa maestà;è solo un opinione diversa e può essere costruttiva in una traccia di linea politica  condivisa.
La resa dei conti non sia un sanguinoso scontro fraterno ma finalmente un motivo di chiarezza per ricominciare.
Sono di sinistra da sempre ma quello che ho visto negli ultimi anni non mi rappresenta più.
Vorrei una sinistra solidale, attiva e reattiva non una fabbrica di parole al vento ma una bottega d'artigiani valenti che diffondono la loro sapienza a favore di tutti.
Lasciate perdere lo scontro e lavorate per chi e sono tanti vi sono stati vicini anche quando le cose parevano darvi torto.Tornate fra la gente,apritevi,prima che questa nostra Nazione sia definitivamente preda dell'arroganza di ceffi fascioleghisti e qualunquisti pentastellati.
Instauriamo un dialogo con la società civile, con chi non vuole che la politica sia urlare in faccia a chi dissente ma confronto e crescita morale e personale.
Utopia ?
Forse, ma la sola strada che abbiamo se non vogliamo che l'Italia cada nel baratro del populismo e del razzismo.
Il "Ventennio" iniziò così,con masse manipolabili ,supine all'atteggiamento sbruffone di un maestro di scuola invasato e fini con la guerra più sanguinosa che il mondo avesse mai conosciuto.
Se davvero la Storia insegna riflettiamoci tutti.
Prima che sia troppo tardi.



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venerdì 6 aprile 2018

dal blog: " Appiedati"



A piedi al Colle come a San Luca,in pellegrinaggio pagano;genuflessi e prostrati per ottenere il favore del Presidente e il riconoscimento degli elettori per cotanta modestia.Ma davvero credono che siamo così scemi, così facilmente manipolabili davanti alle apparenze ?
Cari neo parlamentari,eletti o imposti dai giochi di squadra,dove non spiccano allenatori fantasiosi ne fuoriclasse del gol,pensate davvero che questo teatrino di scarsissima sostanza possa incantare ?
Visti i numerosi,profondi ostacoli che incombono sulla nostra vita da elettrice desidero più sostanza e meno scenografia.
Potete andare anche con il triciclo se volete ma date seguito alle parole!
Sempre che sappiate cos'è un triciclo !
Perché secondo me avete avuto una brutta infanzia visti i risultati.

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domenica 25 febbraio 2018

dal blog " Fascio-Razzismo"



A una settimana esatta che ci separa dalle elezioni politiche mi permetto una considerazione.
Lontano da me il pensiero di suggerire chi votare.
Ma qualche considerazione va fatta.
E' ancora possibile non consegnare al Paese un Parlamento di Fascio-Razzisti come sono Berlusconi-Salvini-Meloni- M5S-Casapound e compagnia ,basta non votarli.
Lo so che da parte opposta troppe divisioni hanno massacrato quel che restava della sinistra che è diventata un arcipelago scomposto ma il riscatto è possibile se lo vogliamo.
Scegliete quel che più vi rappresenta e sentite vicino poi ci si guarda in faccia e mediando si riprende il cammino.
La politica è anche questo.
Nessun Aventino per carità o il Paese sarà ostaggio del più becero populismo che si sfalderà come neve al sole e ci ritroveremo punto e a capo.
Se vogliamo fare di questa nazione uno Stato consapevole e degno del rispetto internazionale non possiamo affidarlo nuovamente alla destra,ha già fatto danni a sufficienza.
Dal mio punto di vista equiparo queste elezioni a quelle che i nostri nonni fecero nel 1948, una scelta di vita e di futuro,la visione del possibile per chi verrà dopo di noi.
Questa la mia opinione ,potete anche pulirvi il culo ( pardon) ma io non desisto.
Voglio un governo civile non di rinnegati fascio-razzisti.


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domenica 4 febbraio 2018

dal blog: " Una parola al giorno"



La parola del giorno è paura.

In questo primo squarcio di secolo sembra essere diventata la nostra compagna di viaggio che adombra qualunque nostro pensiero,che ci avvelena e rende ostili a tutto e tutti.
Paura è un sentimento giusto,induce a preservarsi e tutelarsi.
Ultimamente se ne fa un uso distorto.
Ci stanno inoculando la paura, forse meglio chiamarla fobia,verso chi è diverso per religione, colore della pelle o del pensiero.
Paura e dispregio per chi ha disabilità fisiche o mentali.
E' matto si dice e l'inclusione in questa società finta e opportunista diventa impossibile.
La stessa cosa per chiunque non corrisponda ai canoni che questa demenziale comunità che ci circonda.
Quando poi avvengono fatti cruenti di cronaca i più si raggruppano tutti a dare  addosso all'assassino non perché sia dichiaratamente folle e colpevole ma perché appartiene ad un'altra etnia e cercare di dare una sana riflessione diventa quasi impossibile.
Così si innescano fatti come la sparatoria di Macerata ,puro tiro al bersaglio;peccato che non fosse un luna park ma una città ostaggio di un demente sociopatico con simpatie spiccatamente fascio-naziste avulso dalla realtà.
Non accetto di vivere in un clima di terrore,mi ribello a questo continuo stillicidio di paure indefinite giocate sulla nostra pelle e sul nostro senso civico. 
Ricordiamocelo la prossima volta che un episodio di cronaca ci dividerà in fazioni;ragioniamo senza essere settari o razzisti.
Senza paura.


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domenica 7 gennaio 2018

dal blog: "Festa del Tricolore"


Il 7 Gennaio ricorre l'anniversario del Primo Tricolore cui la mia città ha dato i natali e che ancora conserva e orgogliosamente espone nel museo del Tricolore in un ala del palazzo comunale.
E' una giornata più che simbolica,unirsi sotto una stessa bandiera vuol dire condividere gli stessi valori,andare oltre allo Stato e vivere la Patria.
Sto seguendo la diretta che puntualmente Telereggio fa da ottima tv di servizio qual è.
Per amore di verità nessuna rete nazionale si è degnata di inserire nella programmazione questa cerimonia.
Piazza Camillo Prampolini su cui si affaccia il Municipio
L'atmosfera ovattata dalla perdurante nebbia,servizio d'ordine impeccabile e via al cerimoniale.
Inno.
Ecco entrare il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Seguirà alzabandiera e poi cominceranno i discorsi delle autorità intrisi inevitabilmente di retorica in Sala del Tricolore che è anche sede dal Consiglio Comunale.
Trasferimento al Teatro Ludovico Arosto poco distante dalla piazza e discorso ufficiale di Paolo Gentiloni e si srotola il cerimoniale .
Quel che mi colpisce è la scarsa affluenza dei reggiani e fra i presenti non ho visto nessun giovane.
In questi primi assaggi di campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento si fa un gran parlare dei millenial,i ragazzi del'99 che avranno maturato il diritto al voto ,e mi chiedo come possano maturare un'idea politica,non partitica,elaborare una convinzione e fare una scelta.
Gli esempi che hanno davanti non sono certo di livello;la politica è ridotta a una rissa perpetua,con scarsezza di idee ,assenza di ideali e ladrocini mai bonificati quasi fosse un vanto e non un crimine.
Come possiamo pretendere che questi giovani si avvicino a questo mondo degradato.
La mia generazione si interessava di politica per un motivo semplice.
Avevamo leader, bandiere dove rispecchiarsi e non dico solo a sinistra,bipartisan.
Oggi?
Pd prossimo all'implosione,declino iniziato con l'eccesso di personalismo di Renzi &Friends.
M5S fanfaroni sprovveduti lo vediamo nelle amministrazioni cittadine.
Centro Destra un insieme di memorabilia che nell'infausto caso raccogliesse abbastanza voti per l'incarico presidenziale alla formazione del prossimo governo inizieranno a farsi a pezzi il giorno dopo.
In tutto questo se i nuovi elettori sono schifati lo comprendo.
Noi abbiamo votato anche turandoci il naso,sbagliando,loro hanno diritto a non schierarsi se l'offerta è quella.
Non facciamoci sconti,la responsabilità è nostra e non si imputi all'astensionismo ciò che sarà il verdetto delle urne.
Ecco perché oggi in piazza non vedo giovani,li abbiamo illusi con un consumismo sfrenato per poi condannarli all'assenza di lavoro o privati dei diritti più elementari.
Li abbiamo traditi !
Come pensate possano reagire ?
Votandovi ?
Hanno ragione loro!
Festa del Tricolore molto amara per conto mio.







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