martedì 21 giugno 2016

DALLA CLAVA A PARIGI



Le radici del calcio sono ancestrali, primitive e come tali senza senso logico,puro istinto e questo ci deve fare riflettere su come siamo. All'inizio con la clava spaccavamo la zucca dei nostri nemici e una volta mozzata con una selce acuminata se ne faceva gioco e sberleffo.
Dileggio e sfregio.
Tutto l'accampamento primordiale partecipava al rito,rialzi del terreno come spalti ed emblemi della tribù agitati dal vento e dalle robuste braccia.
A volte succedeva che una tribù vicina e ostile si avvicinasse e a colpi di femori essiccati spaccasse le ossa ai vincitori; e si ricominciava.
Non c'erano campionati o classifiche solo un infinita inconsapevolezza , più belve che umani.La sola attenuante la sopravvivenza.
Poco alla volta l'evoluzione ha avuto la meglio,siamo eretti,intelligenti e colti.
Ora abbiamo tribù abbigliate con divise personalizzate , riconoscibili agli avversari e ai tifosi.
I guerrieri migliori per ciascun schieramento sono profumatamente ripagati dei loro sforzi,osannati da stampa e media.
La testa dell'avversario è stata sostituita da un pallone di cuoio ; addirittura con misure e peso calibrati e precisi. Spesso confezionato da un bambino sfruttato e privato dell'infanzia e dell'istruzione ma a voi non importa.
Giochiamo !
Gli spalti sono levigati e accoglienti , dotati di servizi che nessuno abbia a pisciare sulle opposte fazioni ma...
Ma succede che come milioni di anni fa la nostra violenza esplode in maniera esplicita e dilania vite,immolate in nome di una presunta competizione.
Nazioni si fronteggiano,Belgio vs Scozia, Francia vs Inghilterra e via di questo passo,fra molotov,razzi e pestaggi degni dell'uomo di Neanderthal .
Signori, le Nazioni sono un passaggio momentaneo della Storia, pochi decenni e lo scacchiere sarà mutato.
Allora vi ritroverete alleati di chi avete umiliato o di chi avete ucciso giovani con la sola colpa di essere lì e allora.
Per rendere più scoppiettante lo spettacolo e non farci mancare nulla una novità chiamata terrorismo .
Non importa la matrice,conta l'effetto che ha su tribù e tifoserie,non importa quante risorse materiali e umane costi questo evento demenziale.
Conta solo fare parlare di se e se possibile specularci sopra.
E qui la sopravvivenza nulla ha a che fare.
Conta inculcare un clima di paura e precarietà dell'esistenza fino alla prossima partita,alla prossima sfida fra gladiatori vittime di se stessi e del sistema.
Disperati e disperanti attori e pubblico.

Voi lo chiamate calcio,io la chiamo follia.


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domenica 29 maggio 2016

QUALE TRUCCO ?




Donne,siano esse giovanissime o mature al momento di uscire devono aggiustare il tiro e cercare di presentarsi al meglio possibile.
Letteralmente da cima a fondo.
Si inizia !
A quindici anni è semplice , una spazzolata ai capelli, una passata di mascara e il lucidalabbra.Jeans, ballerine e una camicetta carina.Voilà!
Poi si cresce e la faccenda si complica.
Vent'anni,primi amori importanti e il desiderio di sedurre che è proprio ad ogni donna.
Una riga di kajal a contornare gli occhi,ombretto sapientemente sfumato,blush e rossetto color "baciami ".
L'abito si fa sexy,scollato,meglio se sulla schiena ma questo è un mio parere.
E ci si inerpica su tacchi a vertiginose altezze solo perché questo conferisce al nostro modo di camminare quel dondolio di fianchi che tanto piace agli uomini.
A noi resta il mal di schiena ma che cosa non si fa per acchiapparne uno ?
Una volta messo nel sacco il tizio con molto tatto, adagio adagio si può tornare ai sandalini comodi,ai calzettoni in inverno e una coda di cavallo spettinata.
Trucco ? Poco che secca la pelle e allora via di crema antirughe in dosi industriali che quando si va a letto più che una stuzzicante partner sembriamo cotolette pronte da friggere.
Ma il tizio non si fa incantare e un bel giorno prende l'uscio e va a convivere con una laureanda in Scienze della comunicazione nella speranza che questa applichi il suo sapere alla quotidiana intimità.
Questo è il momento più tremendo nella vita di ogni donna.
Finite le lacrime,i pomeriggi con l'amica più fidata a chiedersi il perché si parte al contrattacco.
"Ti faccio vedere io se non ne trovo uno meglio di te "
E va in scena una tragicommedia. 
Grande dispendio di soldi ed energia.
Appuntamenti settimanali fissi con estetista e parrucchiere; rinnovo totale del guardaroba con una strizzata d'occhio ad uno stile giovanilistico, non ho detto giovane, è diverso.
Rispuntano i tacchi assassini su cui più che ondeggiare ora claudichiamo.
Sarà una lotta spietata,la buona merce è poca e la concorrenza tanta.
E si comincia a frequentare circoli sportivi,eventi culturali, teatri e librerie.
Una dritta la voglio dare , la libreria per agganciare è un ottimo posto, più del supermercato.
Dimenticavo di parlarvi del trucco!
Ora,visto che la vita e il tempo hanno lasciato qualche segno dentro e fuori , si passa al gioco pesante ; circa due ore per avere una parvenza fresca che perdemmo nella notte dei tempi.
Dichiaro aperta la caccia al pollo !
Magari lo trovate ma quanto vi è costato? Non parlo di soldi ma di dignità,di scendere ai livelli cui vi pretende il mercato e la cosiddetta società.
La notizia è che la società siamo noi,a noi spetta di non scendere a compromessi biechi e distorti.
Signore belle aprite gli occhi e se vi piacciono, jeans e scarpe da ginna a tutte le ore.






Painting by
Jack Vettriano 

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domenica 8 maggio 2016

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA



Come evitare di scadere nella banalità.

So di essere un bastian contrario,che ci volete fare ?
Sono nata sbagliata.Mi sono indigeste tutte quelle manifestazioni festose o pseudo tali che sdolcinate fanno coreografia ad alcune date, fatali.
Il solo elencarle mi urta i nervi.
Sfuggire è dura,una capriola degna di un acrobata.
Non passano inosservati i banchi a tema dei centri commerciali,gli spot pubblicitari e gli auguri non richiesti e mai sinceri di amici, parenti o sconosciuti.
Abbiamo poche armi per difenderci da tutta questa ipocrisia.
Un buon sistema per sopravvivere a questo scempio dell'intelletto e del portafoglio potrebbe essere all'approssimarsi dl fatal giorno rifugiarsi in una baita di montagna,dove possibilmente il cellulare non prenda , dove l'unico campo è quello attorno.
Dovesse esserci anche solo una mezza tacca fingete,spudoratamente,al ritorno nella società incivile di non avere proprio potuto ricambiare.
Ai falsi falsità !
Abbiamo un anno intero per abbracciare e dire ti voglio bene;a tappe forzate è zuccheroso e appiccicoso.Fatelo spesso finché potete,dopo è troppo tardi.
Non sarà un dono a far sentire amati i nostri affetti ma la nostra presenza, l'esserci quotidiano.
Allora se siete d'accordo alla prossima Festa di Che Non Si Sa , rifugiamoci in montagna come novelli Partigiani che combattono per la Libertà di non essere uniformati e monocordi.

Liberi di amare ogni giorno e non a scadenza.


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venerdì 22 aprile 2016

Questa non la sapevate.



Questo post nasce da uno stimolo prodotto da una riflessione sull'arte di sfuggire alla vita reale sia essa dolorosa o soltanto noiosa di un'amica, la ritengo tale anche se virtuale; Nadia Mogni nel web @Evaporata.


Una parte della mia vita che ho ritenuto fosse personale e di cui non ho mai parlato se non a pochissimi intimi è stato il mio cancro.
E' tempo di rompere il tabù e il riserbo.
La lotta inizia alle prime indagini strumentali e subito capisci che se fosse facile non sarebbero tanto pressanti e invasive.
Avuta la sentenza e la dichiarazione di guerra scritta a mano, color del sangue,inizia la rappresaglia.
Tutto inizia con la chemioterapia .
Non puoi passare nove settimane a vedere sgocciolare una serie di flebo per sette ore ed è lì che inizia il rifugio nel tuo mondo sotterraneo; scavi i ricordi e le sensazioni che allora li avevano accompagnati.
Per non pensare troppo a tutto quel veleno che ti stanno iniettando , per continuare a sognare di essere sana e bella come una rosa di maggio.
Il peso maggiore per me è stata la radioterapia e qui vi devo brevemente spiegare come funziona,per farvi capire.
Una tac per la "puntatura" del raggio che dovrà minare alle fondamenta al drago e durante questa con la testa totalmente immobile al lettino della macchina modellano una maschera che una volta asciutta sarà il tuo scudo.
Ora non pensate a nulla di allegro; è dotata di "bottoni" che sul lettino della Tomografia ti imprigioneranno per quaranta buoni minuti per trenta giorni.
Già capisci di scendere agli inferi quando l'ascensore indica piano-2.
Solo una piccola feritoia per respirare,nemmeno la possibilità di aprire gli occhi, le ciglia non ci stanno; tanto per rendervi conto dell'aderenza estrema .
Era novembre e i miei appuntamenti erano sempre di tardo pomeriggio ; buio fuori e dentro; occorreva reagire e al più presto.
Così per tornare al punto ; evadevo con la mente.
Ogni giorno appena mi " infornavano" nella macchina immaginavo di esplorare un paese diverso e di ammirarne i paesaggi, i monumenti .Pensavo di socializzare con gli abitanti, e di imparane la lingua e le tradizioni, la cucina.
Da pazzi dite ?
Io la chiamo istinto di sopravvivenza.
Ho viaggiato per mezzo mondo,supportata dalle mie conoscenze geografiche e dal mio amore infinito per l'arte.
Ha ragione Nadia a sostenere che la fantasia è la migliore risposta quando le cose si mettono male; rigenera.
Un paio di giorni fa in una collegiale con l'oncologo, il chirurgo e appunto la radioterapista sono stata accolta da un "ciao roccia".
Forse ; di certo è che ora mi conosco molto di più e questo nessuna macchina, nessuna terapia può darti.

Volate ,vale la pena provarci.




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domenica 27 marzo 2016

SPERANZA E DESIDERIO



Sterminata,disperata voglia di pace
desiderio e speranza 
acqua che irrora campi
dove crescono idee e convivenza.

Fresco nettare che ristora gole arse dalle grida d'orrore
dilava sangue secco e antiche ferite
grembi violati e vite amputate
volti rigati di lacrime seccate.

Speranza si
desiderio quasi carnale
in questo domani avvolto nelle nebbie
dove aumentano le virgole e non si mette un punto.




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mercoledì 24 febbraio 2016

QUOTIDIANA-MENTE


                             
                                           Salvador Dalì
                                              "La vida "

L'argomento non è nuovo.
E' quanto meno secolare ma mai come in questo periodo se ne dibatte sia in luoghi preposti o che lo sarebbero se non ne facessero scempio e mercimonio elettorale in ambito parlamentare  sia in luoghi molto meno istituzionali ma che hanno la prerogativa di informare o disinformare,a voi la scelta,come i famigerati magazine televisivi,talk o stolk show.
Si dibatte su una legge che ritengo sacrosanta, anzi è una grande vergogna che in una nazione che si reputa democratica esistano ancora disuguaglianze fra i cittadini.
E' questo che dice la Costituzione ma la tirano in ballo solo quando fa comodo e non come fosse il fondamento dello Stato. 
Non possono esistere persone di serie B , che non abbiano uguali diritti.
Li chiamano diritti civili,io preferisco chiamarli diritti umani e questo investe tutti i campi del vivere.
Tutto sembra incagliarsi sul'adozione del figliastro, orrenda parola.
Possiamo dire adozione del figlio del compagno ?
Cosa cambia se la coppia è etero o omosessuale ?
Cosa toglie loro ? 
Niente!
E' a loro che togliete un diritto, di amare e prendersi cura anche del frutto di un altro amore.
Sento scricchiolare le unghie sugli specchi a furia di arrampicarsi per inarrivabili assurde pretese di perbenismo.
Anche a me è stato negato un diritto e conosco quel dolore,quella sensazione di sentirsi messi all'angolo e compatiti.
Il fatto è che se non sei sposata non è consentito adottare un bambino.
Da sempre mi chiedo perché ?
E' un certificato, anzi un contratto che fa una coppia ?
Quelli sposati con canonica cerimonia non si separano,non divorziano?
Sarebbe ora che la legislazione avanzasse al passo della vita quotidiana,anzi fossero veramente illuminati dovrebbero essi stessi a precorrere le situazioni nel campo dei diritti .
Avrei desiderato molto un figlio , avrebbe ricevuto uguale dose di no per crescere e uguale abbondanza di sostegno alle sue prerogative.
Non sarebbe dovuto diventare un genio a discapito della sua infanzia,avrebbe vissuto tutti i problemi dell'adolescenza , come tutti noi e forse sarebbe diventato una persona risolta dentro e credo che in fondo il "successo" sia questo.
Questa miope classe legislativa mi ha negato questa gioia e sopratutto l'ha negata a un bambino togliendogli una possibilità.
Non posso affermare che sarebbe stato facile per entrambi,ma di certo meglio sarebbe provare che vietare una possibilità.
Anche per questo mi sento vicina alle coppie gay.
Come me si sentono "diversi".
E se i "diversi" fossero gli azzeccagarbugli di infima casta che ci impongono le loro regole ?








                                         Catrin  Welz Stein 
                                                 "Ideas"




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giovedì 11 febbraio 2016

DEI DIRITTI E DELLE PENE



In tutto questo vociare di parlamentari illetterati e starnazzare di social e talk vorrei esplicitare anche io un parere personale.
Confesso che non sapevo cosa fosse la stepchild adoption ma sentita una volta si capisce e s'impara ; noi !
I parlamentari non ce la fanno !
E si arrampicano in acrobatici giri di parole , le più improbabili ; e ti viene un pensiero : rido per non piangere o prendo a legnate chi li ha elevati al rango di rappresentanti del Popolo Sovrano ?
Sarei per la seconda ma sono pacifista,quindi mi resta la terza via,incazzarmi !
Come si può parlare dei diritti e conseguentemente della vita e del futuro delle persone con tanta approssimazione ?
Come si fa a strumentalizzare situazioni che vanno risolte per dare serenità a molti ?
Se il Parlamento offre uno squallido spettacolo non sono certo più sensati e decorosi i commenti di molte trasmissioni cosiddette di costume.
Non è un fatto di costume riconoscere gli stessi diritti di coppia a tutti , siano etero o omosessuali , conviventi o lesbiche .
Non è costume o gossip è civiltà se lo ficchino in testa.
Chi sono io per negare la felicità a qualcuno solo perché diverso da me ?
Con quale diritto ?
Per non dire dell'ottusità di certi cattolici che dubito fortemente vivano sempre in odore di santità ; meglio sarebbe non soppesare nessuno sulla bilancia del pregiudizio,si chiama tolleranza anzi meglio accettazione.
Si esagera sia da parte dei pro,sia da parte dei contro senza che a nessuno sfiori il pensiero che siamo una nazione di incivili cronici , incapaci di offrire cittadinanza piena alle minoranze tutte.
Ora al centro del'attenzione sono gli orientamenti sessuali e le conseguenze che questo ha sui figli specie se minori; o sui partner che vedo la loro partecipazione attiva alla vita famigliare mutilata per l'irragionevolezza di gretti tutori del focolare.
Altre volte si pongono tutti in cattedra sui problemi razziali, di convivenza o di asilo ai migranti e anche in quello non ne usciamo certo in bellezza , anzi dovremmo vergognarci di certe posizioni new-nazi di molti esponenti della destra .Da democratica quale sono lascio che esprimano anch'essi il proprio credo ma non posso tollerare che a causa di un dogma vengano sottratte possibilità di avere una miglior vita a milioni di  persone.
Il secolo scorso e stato un lungo periodo di "ismi", capitalismo, comunismo, qualunquismo.
Non a caso è stato un secolo sanguinario, assassino e non mi riferisco solo alle due guerre mondiali ma a tutti gli eccidi perpetuati da dittature in ogni parte del globo; alla morte per fame o per carenze igieniche di intere popolazioni , alla mancanza di cure se non addirittura al diritto di accedervi.Allo sterminio degli Indios in Amazzonia perché noi si possa più agevolmente saccheggiare le loro ricchezze , ripeto loro ; così da non farli entrare nel consesso internazionale; da trattare come paria alla stregua degli Inuit, dei Nigeriani , ai Maori e mille altri orribili esempi.
Non vorrei , veramente, che questo primo stralcio di nuovo millennio  venisse consegnato al giudizio della Storia come Nuovo Oscurantismo atto a negare il progresso dei popoli, tutti !
Questo clima da Inquisizione , questo chiudere gli occhi davanti al nuovo Colonialismo ci rende orribili al cospetto dei nostri simili , cani rognosi asserviti al Potere.
Verrà un giorno in cui verrà comminata la pena a questo disgraziato genere umano e non sarà mai abbastanza a lenire le ferite inferte , per primi a noi stessi , alla nostra dignità di giusti .
Volesse quel giorno che chi si è macchiato di questi delitti venisse ripagato con la stessa monete.
Forse quando si troveranno nella stessa situazione cui hanno condannato quanti fossero diversi da loro per modo di pensare , vivere o per educazione e costumi 
vivessero la stessa situazione dovendo passare dalle forche caudine del giudizio nazional popolare o attraversare deserti, mari su gusci di noce vedendo affogare i figli o attraversando fili spinati e frontiere nascosti nei camion .
Li condannerei a questo !
A sentirsi nell'oblio, senza altra speranza che il desiderio di  provarci .
Forse questo li renderebbe più aperti verso i problemi di qualsiasi genere siano e non porrebbero più veti alla libertà personale di ciascuno.


venerdì 15 gennaio 2016

STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA



Succede che un giorno al termine di una visita di controllo dello specialista egli ti prescriva una TAC di routine.
Succede che gli venga la brillante idea e dice" Ti faccio io la richiesta così non giri , vai dritta là,non serve neppure il consenso del medico per il liquido di contrasto"
Succede che il brillante professionista nel suo campo non sappia cosa comporta la differenza fra una D e una P.
Succede che giunti all'accettazione ti guardino come una deficiente e tu venga apostrofata con "Non va bene , ci vuole la P "
Mi chiedo e vi chiedo voi lo sapevate ? Dubito . Sono un paziente non un medico ne tanto meno lavoro alla Segreteria di accettazione esami .
In tutto questo una luce in fondo al tunnel, mi fissano comunque la data dell'esame ma restano in attesa della richiesta correttamente compilata.
Ok ! Ma questa volta vado dal mio medico che è un po' più pratico di queste cose.
Metto nella cassetta della posta la busta con quel che mi occorre e per non sapere ne leggere ne scrivere anche il permesso per il contrasto e il giorno dopo ritorno per ritirala.
Cartello
"Si avvisa che oggi l'ambulatorio sarà chiuso per un corso di aggiornamento "
Bene , si torna a casina bella con un niente di fatto in mano.
Notare che lo studio è dall'altra parte della città,una meraviglia !
Poco traffico e parcheggio garantito , scusate l'acida ironia.
Ci si riprova il giorno dopo e a seguito di un estenuante fila finalmente sono entrata in possesso dell'agognata ricetta, per la verità due più il benedetto consenso.
Ora si tratta di tornare all'ospedale e rifare un altra fila per consegnare il documento ed accertarsi che tutto sia in ordine.
E qui la chicca !
Sono quattro anni che passo dal vecchio Pronto Soccorso, basta prestare attenzione ad attraversare . Misteriosamente la porta scorrevole non si apre .
Strano ! Mi guardo intorno e avvisto un infermiere al quale chiedo il perché. Risposta categorica " Non si può passare di qui , lei deve prendere l'ascensore per il primo piano,percorre tutto il corridoio di sinistra e arrivata all'ascensore premere piano 0 " 
" Scusi ma sono sempre passata di qui , non cammino molto bene , aspetterò che qualcuno esca e si apra la porta "
" Sempre passata ? Da quando ? " 
"Anche due giorni fa "
Se quel passaggio è sempre stato usato un motivo ci sarà .
"Per questa volta le apro io con il badge aziendale, ma non succeda più "
Un laconico quanto non sentito grazie e mi congedo alla sua vista .
Ennesima fila , che credete , non è mai facile !
Dopo mezzora ci siamo !
Stessa impiegata fortunatamente , le ricordo dove eravamo rimasti e le consegno i nuovi documenti.
"Perché le ha divise in due ricette ? "
A questo punto sbotto, la pazienza ha un limite e il mio non è altissimo.
"  Senta bene , io non torno a fare tutta sta penitenza ; sono due e si completano , li accetti perché io non m schiodo di qui "
" Ma si ma mò ma mi , è che devo fare due tabulati invece di uno"
Voglia di lavorare saltami addosso e restaci.
Neanche li dovesse fare a mano !
L'aspirante amanuense si cimenta con il PC e come per magia i tabulati in un amen.
Alla fine del mio peregrinare mi avvio finalmente verso casa ripassando per il varco proibito solo per il gusto di aprire la porta e fare entrare chi ne ha bisogno; son così,dispettosa se mi ci metto.


Quando ad Aprile tornerò dal mio specialista gli farò notare cosa c'era di sbagliato nella sua richiesta; non per polemizzare ma per far si che non capiti a qualcun altro e spero si astenga da risparmiarmi un giro in futuro visto che ne ho dovuti fare altri quattro.Per la cronaca il consenso ci voleva ! 

Moriremo di burocrazia ?